Gianluca Di Carmine, presidente ASCOM: “Pur volendo rimanere propositivi e pur fissando la salute come priorità collettiva, la crisi a livello commerciale non ha precedenti e le prospettive future non sono rosee. Siamo pronti, ma il bilancio è tragico, rischiamo il collasso”.
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E’ l’economia del territorio che è ferma. Gli alberghi vuoti per l’assenza di turisti stranieri coinvolgono tutte le categorie, a partire dai dipendenti senza lavoro e si trasmette al commercio e ai servizi in una catena che blocca l’intero sistema. Credo che solo i “compro oro” stiano facendo affari. Ma finiranno anche i gioielli di famiglia e non so come si affronterà l’autunno.
Anche Luciana La Morgese, Ministro dell’Interno si è accorta della minaccia che incombe sull’ordine pubblico. Di solito molto riservata, va in televisione per annunciare il pericolo: “Alle difficoltà di imprese e lavoratori potrebbero accompagnarsi gravi tensioni, con il manifestarsi di focolai di espressione estremistica”. Si rivolge ai Prefetti per sviluppare “ un’ampia attività di intelligence, un’analisi dei contesti criminali, una mediazione dei conflitti e un confronto con gli enti istituzionali per individuare misure per prevenire la crisi”.
E’ consapevole che si è superata la soglia limite di ogni umana sopportazione e sa che le fasce più deboli della società “non hanno la disponibilità neanche di provvedere ai propri bisogni quotidiani”.
Questo determina tensioni che possono manifestarsi in forma estrema se solo pensiamo che il nostro territorio, per come è organizzato e finalizzato all’accoglienza, rischia fino alla prossima stagione. Si prospettano, cioè, ancora 10 mesi di blocco.
Non è una situazione semplice e non so quanto possa risolvere l’intervento pubblico. L’appello di Gianluca di Carmine mostra tutta la sua drammaticità:
“Sostenete gli imprenditori della nostra città. Mai come oggi scegliere di fare acquisti al negozio sotto casa significa davvero salvare intere famiglie. Chi può, chi non conta sui nostri affitti per mettere il piatto a tavola, chi ha a cuore il futuro del nostro territorio ci venga incontro, tenda una mano prevedendo la sospensione o la riduzione dei pagamenti almeno fin quando non calerà l’emergenza. Noi vogliamo ripartire, ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti”.
Resistete e non perdeteli di vista. Gaetano Maresca
